Serate 2014
Giovedì 6 Febbraio GAM
SERATA DI PRESENTAZIONE
Anche quest’anno, terminate le festività di fine anno, è giunto nuovamente il momento di tornare a parlare di montagna e di prepararci ad affrontare le innumerevoli avventure che ci aspettano nella nuova stagione, oramai alle porte.
La serata ci darà l’occasione di ritrovare gli amici che nel gruppo condividono la passione per la montagna e la natura: passeremo una piacevole serata tutti insieme, assistendo alla presentazione delle nuove escursioni e rivivendo quelle dello scorso anno grazie alla ormai tradizionale proiezione delle fotografie fatte nel 2013 dai Soci e dagli Amici del GAM.
La serata è ad ingresso libero ed è aperta, oltre che ai Soci, a tutti gli Amici e Simpatizzanti del nostro Gruppo.
Giovedì 27 Febbraio DAL DOSSO PIERINO – FERIOTTI MINO – ZIGGIOTTO BEPPE
“NEL CIELO DELL’OBERLAND”
“…Nel candido giardino dell’Oberland una dolce fanciulla (Jungfrau) viene intimorita da un terribile Orco
(Eiger) ma a proteggerla c’è un monaco (Monch) …”
Il “Berner Oberland”, conosciuto anche come “Jungfrau Region”, è un vasto comprensorio che si trova nelle Alpi svizzere subito a nord del noto Vallese.
I suoi enormi ghiacciai lo rendono particolarmente interessante, così come le sue maestose cime.
Con i suoi 3970 metri, l’Eiger, imponente baluardo di roccia calcarea e in parte friabile non è una delle cime più alte delle Alpi Bernesi, ma di certo è la più famosa per la sua parete Nord, alta 1800 metri.
Con il Monch 4099 metri e la Jungfrau 4158 metri costituisce una triade d’impareggiabile bellezza ed imponenza.
Le montagne del Berner Oberland furono tra le prime vette delle Alpi Svizzere ad essere conquistate dall’ uomo.
La cronaca alpinistica della regione della Jungfrau registrò le seguenti prime ascensioni: 3 agosto 1811 Jungfrau, 15 Agosto 1857 Monch e 11 agosto 1858 Eiger.
Ma è il 24 luglio 1938, dopo anni di funesti tentativi, che in 4 giorni di scalata, i tedeschi Anderi Heckmair e Ludwig Vörg con gli austriaci Henrich Harrer e Fritz Kasparek riuscirono a risolvere l’ultimo “problema” delle Alpi: la parete Nord dell’Eiger.
L’impresa fu ampiamente sfruttata dal regime nazionalsocialista tedesco a fini propagandistici.
Ma oltre la sua parete nord esistono altre vie di salita molto interessanti: le vie cosiddette “normali”, la parete Occidentale e il versante Sud.
La nostra salita invece sarà per la Cresta Nord-Est, meglio conosciuta come via Mittellegi.
Un itinerario molto affascinante a cavallo dell’Orco.
Giovedì 20 Marzo DANTE ZAMPERINI
“Sentieri di…versi” è un incontro sul senso di vivere la natura, e in particolare la montagna, concependo questo territorio in modo alternativo all’aspetto fisico: intuendo in questi luoghi l’aspetto spirituale in essi celato.
Per questo motivo la meta finale cessa di essere l’obiettivo principale lasciando divenire la gioia, le emozioni e tutte le sfumature offerte dai crinali, i sentieri di…versi relativi alla poesia.
La montagna muta il suo aspetto ogni qualvolta si ricerca in essa un rifugio, quindi, gli anfratti più nascosti si trasformano nel grembo di una grande madre che protegge, “…lassù sulle cime nevose / da menzogneri verdetti protetto…” recitano alcuni versi di una poesia di Dante Zamperini.
Sentieri di riflessione, alla ricerca di quel Soffio velato in tutte le cose.
Per Dante, la poesia attiene al sacro; solo all’interno di questa dimensione è possibile raggiungere quella profondità che si pone come oggetto e giustificazione della poesia, che nasce quindi come risposta al senso di gratitudine di fronte al dono della vita e alla sua bellezza.
Una volta capito questo, scrivere d’altro diventa difficile e diviene spontaneo non smettere d’interrogarsi sul senso e sul valore della propria ricerca.
Giovedì 10 Aprile SILVIETTO LOVATO
MONGOLIA: Dalla festa del Nadan, al Deserto dei Gobi.
E’ da Ulaan Bataar capitale della Mongolia che inizia il nostro viaggio per conoscere luoghi, usi e costumi dei mongoli.
Qui nella capitale ogni anno si festeggia l’avvenimento più importante della Mongolia “il Naadam”.
Si celebra sin dai tempi di Gengis Khan, dura tre giorni, e in questi tre giorni i migliori rappresentanti delle regioni Mongole, gareggiano in tre specialità: la lotta tra gli uomini, il tiro con l’arco, e la corsa con i cavalli.
Alla fine donne e uomini con bellissimi costumi tipici sfilano a ricordo dell’antico splendore.
Ma il nostro principale obiettivo era il deserto dei Gobi dove abbiamo camminato nelle valli delle aquile, e nella valle dei dinosauri, piantato tende nei posti più remoti, dormito nelle tende Mongole dette Gher, abbiamo constatato quanto un deserto abbia mille sfaccettature, e solo vivendolo lo si può capire.
Infine abbiamo concluso la nostra avventura con la visita della vecchia capitale Karacorum dove abbiamo potuto vedere il mitico monastero di Erdene Zuu.
Abbiamo lasciato la Mongolia consapevoli di aver vissuto una magnifica avventura.
Giovedì 15 Maggio LORENZO MAINERI
IL TROMBINO DELLA LESSINIA – Tra storia e leggenda
Chi ha avuto l’opportunità di assistere allo sparo dei trombini è stato sicuramente colpito dal boato possente, dalle dimensioni di questo strumento di festa e dalla perizia che gli sparatori mettono nelle loro esibizioni.
Quello invece che pochi conoscono riguarda l’origine e l’utilizzo di questi “sciopi da sagra” che erano diffusi in tutta la Lessinia “cimbra” e che oggi sono stati rivitalizzati e studiati dai “Pistonieri dell’Abbazia”.
Un viaggio per ripercorrerne insieme l’origine e l’evoluzione attraverso i documenti storici, le leggende, le abitudini e il saper fare delle genti cimbre che hanno saputo custodirne il fascino.
I Pistonieri dell’Abbazia si ripropongono oggi, nel rispetto dell’l’antica tradizione, di diffonderne lo spirito attraverso il recupero delle testimonianze fotografiche ed orali, delle antiche tecniche di innesco con la selce, dei costumi tipici, delle leggende e della ricca mitologia che da sempre li accompagna.